Più i capelli sono voluminosi, più la caduta è pesante
Me l'hanno sempre detto. È nei tuoi geni, Giulio: primo o poi cadranno, vedrai. Ero avvisato. Ma da adolescente, con i miei folti capelli ricci, era difficile da immaginare. A tavola, quando tutta la famiglia era riunita, guardavo mio nonno, che era completamente calvo, e mio padre, che stava diventando calvo sulla trentina. Mi sentivo invincibile.
Ma un giorno iniziò. Con un semplice commento del mio barbiere. Avevo finalmente deciso di spuntare i capelli prima di partire per Barcellona per sei mesi per studiare. Volevo segnare l'occasione e alleggerire un po' il taglio. Stavo crescendo. Ma questa semplice frase del barbiere mi fece di colpo sentire una vecchiaia incombente. Mi disse: “I tuoi capelli stanno iniziando a indebolirsi".
E poi capii. Il mio mondo si fermò: pensai: “Ecco, ci siamo, alla fine sta succedendo. Diedi uno sguardo più attento. Vidi che l’attaccatura dei capelli cominciava ad arretrare leggermente. Quando sollevai i ricci, me ne resi conto. Stava per arrivare l'età adulta e i miei capelli mi stavano per abbandonare poco a poco.
Poi diventò un'ossessione. Appena vedevo una superficie in cui specchiarmi, mi guardavo: nelle vetrine dei negozi, nei finestrini della metropolitana, nello allo specchio la mattina. Ingrandivo le foto più piccole per scrutare tutto ciò che non andava sulla mia testa. Pensavo che non fosse giusto: perché privarmi dei miei capelli? Stavo diventando un po' paranoico; pensavo che non si vedesse altro di me e che stessi diventando invisibile. Mi dissi che forse i miei esami e la mia laurea alla fine dell'anno erano una fonte di stress. Mi sentivo ancora più colpevole. Pensiamo sempre che succederà solo agli altri, e quando ci colpisce davvero fa male.
Ho deciso di saperne di più: ho fatto ricerche sulla perdita di capelli ereditaria e ho provato diversi trattamenti e cure per fermare la caduta. Mi sembrava che alcuni funzionassero, che fosse possibile arrestare la caduta dei capelli. Ho imparato a massaggiare il mio cuoio capelluto per stimolare la microcircolazione. Poi un giorno ho incontrato Delphine. Mi guardava in modo diverso. Pensava che fossi affascinante e mi disse che non notava nulla. Parlava solo dei miei occhi. Molto blu, sì: sono gli occhi di mio nonno. Mi ha ridato fiducia in me stesso.